L’illusione del mito

Il Mito

Sulla punta della lingua. Così diciamo quando una parola manca e l’abbiamo perduta nella nostra memoria. A qualcuno piace immaginare una schiera di parole invisibili, che si stendono davanti a noi. Che affiorano solo per pochi istanti ma che non riusciamo ad afferrare, a pronunciare, e che restano dentro di noi. Ecco, queste parole portano appresso un flusso emotivo e di identità che si lega a una storia. Un racconto che è già stato narrato, un archetipo che vive in noi, in una dimensione altra e profonda. 

Siamo soliti chiamare queste storie miti. Che non tolgono originalità alla nostra essenza, solo la descrivono.

I romanzi, i testi nella musica, i racconti che diventano popolari: sono tutti frammenti di una memoria collettiva, nuove interpretazioni di storie antiche che ci dicono chi siamo, che svelano un pezzo della nostra identità.

E’ possibile raccontare un viaggio avventuroso senza ripercorrere le imprese di Odisseo e degli Argonauti?

Riusciremmo a descrivere le forze oscure che vivono dentro noi, che generano e distruggono, senza far rivivere Medea?

Tutto ciò che è penetrato in profondità nei nostri desideri e angosce si è fatto mito: Persefone, che attraversa i mondi della vita e della morte; le lotte tra i Giganti e gli Dei, che ci parlano della volontà dell’uomo di farsi simile a Dio; gli enigmi della Sfinge, che svelano segreti che si nascondono dietro l’apparenza delle cose.

Ogni volta che sul palcoscenico si svolge il rito del teatro, ogni volta che la musica prende forma grazie alla tecnica dello strumento e all’inventiva delle nostre anime, si celebra questo racconto. Inizia un nuovo viaggio. Che ci porta con sé, e ci parla nuovamente di quello di cui siamo fatti, e che vogliamo diventare.

LIM ovvero L’Illusione del mito

Percorso di dieci incontri sul teatro antico, attraverso storie che hanno tracciato la “scienza dei miti”. Partiremo dalle basi sulla teoria della performance, procediamo alla scelta  dei drammi che meglio rispondono alle esigenze antropologiche del momento. Un confronto con i riti primitivi, una ricerca sul processo di creazione delle azioni sceniche.

Gli incontri si svolgeranno con classi di duo o tre partecipanti per  ogni lezione, le classi saranno formate di settimana in settimana  così da permettere la conoscenza e il confronto  tra i componenti del gruppo di lavoro.  Il percorso prevede una durata trimestrale: novembre 2021 e febbraio 2022.

Prima giornata di presentazione mercoledì 11 novembre 2021 ore 19.30.

Per informazioni :

perelandrateatro@gmail.com

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